Listeria in Gravidanza: cosa sapere per ridurre i rischi

Listeria in gravidanza

La gravidanza è un periodo delicato in cui la futura mamma deve prestare attenzione a diversi aspetti della propria salute, tra cui l’alimentazione. Uno dei rischi alimentari di cui è bene essere consapevoli è la Listeria monocytogenes, un batterio che può causare una grave infezione nota come listeriosi.
Questo articolo spiega tutto ciò che c’è da sapere sulla listeria in gravidanza, dai rischi ai sintomi e, soprattutto, come evitare di contrarre l’infezione attraverso semplici misure preventive.

Che cos’è la Listeria e perché è pericolosa in gravidanza

La Listeria monocytogenes è un batterio presente nel suolo, nell’acqua e in molti ambienti naturali. Questo patogeno può contaminare diversi tipi di alimenti, specialmente quelli crudi o poco cotti. Sebbene la listeriosi sia una malattia rara, in gravidanza può avere gravi conseguenze sia per la madre che per il bambino.

La listeria in gravidanza si manifesta generalmente con sintomi simili a quelli influenzali, ma può anche portare a complicazioni severe come infezioni sistemiche e, nei casi peggiori, danni al feto. Il rischio di ospedalizzazione è elevato: secondo i dati, la listeriosi ha una percentuale di ospedalizzazione superiore al 90% e una letalità che raggiunge il 17% nelle persone più fragili.

Come si contrae la listeria in gravidanza?

La listeriosi in gravidanza si contrae generalmente per via alimentare. Gli studi sull’argomento sono tantissimi, e tutti concordano quanto detto: il cibo è la causa principale. La Listeria, infatti, può moltiplicarsi a basse temperature e sopravvivere in ambienti refrigerati. Alcuni alimenti sono più a rischio di altri e, se contaminati, possono rappresentare una fonte di infezione.

Ecco gli alimenti più a rischio:

  • Carni crude o poco cotte, inclusi insaccati freschi e non stagionati.
  • Prodotti caseari non pastorizzati, come formaggi a pasta molle.
  • Pesce e frutti di mare affumicati, che possono ospitare il batterio.
  • Verdure crude non adeguatamente lavate.
  • Piatti pronti che non subiscono ulteriori cotture, come insalate preconfezionate.
listeria in gravidanza

Sintomi della Listeria in Gravidanza

In caso di infezione, i sintomi possono essere variabili. La maggior parte delle donne infette manifesta sintomi simil-influenzali:

  • Febbre
  • Affaticamento e stanchezza
  • Dolori muscolari

In alcuni casi, però, l’infezione può passare dalla madre al feto e causare:

  • Listeriosi congenita, che può comportare parto prematuro o danni permanenti per il neonato.
  • Aborto spontaneo o morte del feto in utero.

Rischi della Listeriosi per il feto

Uno degli aspetti più preoccupanti della listeria in gravidanza è il suo potenziale impatto sul feto. Quando la madre contrae l’infezione, il batterio può attraversare la barriera placentare, infettando direttamente il bambino. In circa il 15-25% dei casi di infezione materna, l’infezione porta a morte fetale o aborto spontaneo. Inoltre, nel 70% dei casi il neonato nasce affetto da listeriosi congenita, che può comportare problemi di salute gravi, tra cui danni neurologici e infezioni sistemiche.

Come prevenire la Listeria in gravidanza: consigli e precauzioni

La prevenzione è fondamentale e si basa principalmente sull’adozione di misure igieniche e alimentari. Ecco alcuni consigli pratici:

1. Evitare alimenti a rischio

Durante la gravidanza, è consigliabile evitare alcuni alimenti noti per essere a rischio di contaminazione da Listeria. In particolare:

  • Evitate carni crude o poco cotte e assicuratevi che tutti gli insaccati siano ben cotti o riscaldati.
  • Evitate i latticini non pastorizzati e preferite sempre prodotti caseari pastorizzati.
  • Evitate pesce affumicato come salmone e trota, a meno che non sia ben cotto.

2. Manipolare gli alimenti con cura

È importante evitare la contaminazione incrociata in cucina. Ad esempio, non utilizzate lo stesso tagliere per carni crude e verdure senza disinfettarlo adeguatamente. Inoltre, assicuratevi di:

  • Lavare bene le verdure e la frutta prima del consumo, specialmente se si consumano crude.
  • Cucinare le carni a temperature adeguate per eliminare eventuali batteri.

3. Conservare gli alimenti a temperature sicure

La Listeria può proliferare anche in ambienti refrigerati. Pertanto, è importante:

  • Conservare i cibi freschi a temperature sotto i 4°C e consumare rapidamente gli alimenti cotti o preconfezionati.
  • Non conservare i cibi pronti per periodi prolungati e rispettare sempre le date di scadenza.

Diagnosi e trattamento della listeria in gravidanza

In caso di sintomi sospetti o se si ritiene di aver consumato alimenti a rischio, è essenziale consultare un medico. La listeriosi può essere diagnosticata tramite esami del sangue e, se viene confermata l’infezione, il trattamento si basa generalmente sulla somministrazione di antibiotici sicuri per la gravidanza. Trattare precocemente la listeriosi può aiutare a proteggere il feto da gravi complicazioni.

3. Quali sono le categorie più a rischio di contrarre la listeriosi? Donne in gravidanza, neonati, anziani e persone con sistema immunitario compromesso sono le categorie più a rischio.

Come proteggere Te e il Tuo bambino dalla Listeria

Essere informati sui rischi della listeria in gravidanza è il primo passo per proteggere sia la propria salute che quella del bambino. Seguendo semplici precauzioni, come evitare alimenti a rischio e mantenere un’igiene alimentare adeguata, è possibile ridurre significativamente le probabilità di contrarre questa infezione. Consultare il proprio medico in caso di dubbi e sintomi sospetti è fondamentale per garantire un monitoraggio sicuro della salute durante tutta la gravidanza

FAQ sulla Listeria in Gravidanza

Tutti i casi di listeriosi sono gravi? 

No, i sintomi possono variare. In molti casi, i sintomi sono lievi, ma per le donne in gravidanza e il feto i rischi possono essere molto elevati.

La Listeria è visibile negli alimenti?

No, la contaminazione da Listeria non è visibile. Gli alimenti contaminati possono apparire normali e non presentano alterazioni di colore, odore o sapore.

Quali sono le categorie più a rischio di contrarre la listeriosi?

Donne in gravidanza, neonati, anziani e persone con sistema immunitario compromesso sono le categorie più a rischio.

Attenzione anche a toxoplasmosi, salmonella ed Escherichia coli

La listeria non è l’unico rischio microbiologico da cui difendersi: anche la toxoplasmosi – trasmessa tramite carne cruda o poco cotta e contatto con feci di gatto – può compromettere la salute del feto. Inoltre, batteri come la salmonella (spesso presente in uova crude, pollame e derivati) e Escherichia coli (associato a carne macinata poco cotta e verdure mal lavate) rappresentano minacce significative. Per ridurre il rischio di contrarre queste infezioni, è consigliabile seguire scrupolosamente buone pratiche igieniche, cucinare bene gli alimenti, evitare cibi crudi e adottare ogni misura necessaria per garantire la sicurezza alimentare durante tutta la gravidanza.